Come l’intelligenza artificiale cambierà il lavoro dei copywriter?

Sempre più spesso si parla di intelligenza artificiale che andrà a sostituire le professioni creative. Ultimamente il discorso è incentrato sulle intelligenze artificiali in grado di produrre testi sempre più complessi, tanto che si parla di come potrebbero arrivare a sostituire anche i professionisti della scrittura come i copywriter.

Il mestiere del copywriter

Il copywriter è un professionista della scrittura commerciale che utilizza tecniche di marketing e psicologia per creare contenuti persuasivi, in grado di smuovere le emozioni dei lettori e spingerli verso l’acquisto di un prodotto o un servizio, trasformandoli quindi in clienti.

Creare copy è scienza e arte insieme. È unire le analisi di mercato e i parametri misurabili dell’economia alla sensibilità dello scrittore e all’arte dell’uso della lingua.

Il copywriter nasce con l’industria della pubblicità, in origine lavorava in coppia con l’art director dando vita alla cosiddetta “coppia creativa” che lavorava sulle inserzioni offline dalla pubblicità a stampa ai cartelloni pubblicitari.

Con l’avanzare dello sviluppo tecnologico, il copywriter ha assunto un ruolo sempre più rilevante in ambito digitale, lavorando ai testi di siti web, blog, newsletter, sponsorizzazioni e tanto altro.

Come scrive l’intelligenza artificiale

Per utilizzare l’intelligenza artificiale è necessario inserire un “prompt”, un input che più è chiaro e dettagliato, più sarà chiara e dettagliato il contenuto prodotto dall’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale lavora riorganizzando una serie di informazioni con cui è stata “alimentata” e replicando modelli comunicativi noti e largamente utilizzati.

Questo fa sì che l’intelligenza artificiale abbia due grandi limiti:

  • Può utilizzare solo informazioni che le sono state date, non è in grado di consultare l’infinita conoscenza presente su internet e di estrapolare le informazioni corrette. L’IA scrive solo ciò che le è già stato detto.
  • La sua comunicazione è limitata a schemi noti e diffusi, fa quindi fatica ad interpretare stili di comunicazione inusuali ma tipici di persone e brand.

Non avendo accesso all’internet globale, l’intelligenza artificiale presenta anche grandi carenze in materia di fact checking in quanto ciò che scrive è corretto e coerente da un punto di vista linguistico ma non è necessariamente vero e verificato.

Allo stesso tempo, l’IA è estremamente brava nel creare contenuti su argomenti di consumo basandosi su informazioni di dominio pubblico e di conoscenza comune.

Un nuovo ruolo per il copywriter

L’intelligenza artificiale quindi sostituirà i copywriter? No ma il lavoro del copywriter potrebbe mutare da un ruolo operativo ad uno di controllo:

L’IA sa scrivere e sa farlo anche molto bene ma è sempre necessario che ci sia un copywriter umano che controlli la veridicità di ciò che scrive. Scrivere bene e scrivere contenuti corretti sono due aspetti che non sempre coincidono ed è propria della sensibilità umana la capacità di discernere tra le due.

Rimarrà inoltre nelle mani del copywriter la facoltà di scrivere tutti quei contenuti che l’intelligenza artificiale non è in grado di computare e creare, perché legati ad informazioni troppo recenti o eccessivamente tecniche o perché i neuroni artificiali non sono in grado di interpretare correttamente il tono di voce di una particolare azienda.

Diventare copywriter, come fare?

Per lavorare come copywriter non esiste un percorso definito, ciò che serve è una formazione in ambito comunicativo, psicologico o di marketing che dia una buona base di conoscenze da applicare per andare a creare contenuti persuasivi e d’impatto.

Se vuoi lavorare come freelance, dovrai aprire la Partita IVA come libero professionista, iscriverti alla gestione separata per versare i contributi e scegliere il regime fiscale che più si addice alle tue esigenze, considerando anche i costi che dovrai sostenere per iniziare a lavorare come l’acquisto di un computer, attrezzature da ufficio ed eventuali licenze per l’utilizzo dei software.

Per supportarti nella gestione fiscale della tua attività sono nati diversi servizi online come ad esempio Fiscozen che mette a disposizione di tutti i suoi iscritti un commercialista dedicato, un software facile ed intuitivo per gestire la fatturazione e tutti gli adempimenti fiscali e una dashboard che si aggiorna in tempo reale con le tasse e i contributi che dovrai versare all’aumentare dei tuoi guadagni.